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Vogliono toglieti la casa in classe G con la scusa della decarbossilazione mentre ..le temperature della terra diminuiscono in contrapposizione al effetto serra

Vogliono toglieti la casa in cLasse G con la scusa della decarbossilazione ..la temperatura della terra diminuisce in bnetto contrasto con l effetto serra che dovrebbe farle aumentare .. l attività del sole diminuisce e quinid irradiazione nei prossimi anni ..tutto questo scenario porta ad avere al bolletta della luce del riscaldamento più alto e una vita priva di confort se si ha un reddito fisso la svalutazione dello stipendio negli ultimi 30 anni è più che triplicata. Il potere di spesa è irrisorio e ci vogliono fare credere con queste misure del  bonus 50% che possiamo risolvere il problema.Ridicoli . la materia prima è aumentata del 30% negli ultimi 4 anni e non sta tornando indietro è stabile ..

I bonus casa cambiano volto nel 2025. La legge di Bilancio, che è stata approvata in via definitiva sabato 28 dicembre 2024 ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 31 dicembre 2024 n. 305, ha cambiato il sistema dei bonus edilizi per l’anno in corso e ha di fatto ridotto le possibilità di ristrutturare la propria abitazione beneficiando delle agevolazioni fiscali.
Bonus casa 2025, cosa succede

Sul fronte dei bonus edilizi 2025 si assiste alla proroga per il bonus ristrutturazione, il bonus mobili, l’ecobonus (e le agevolazioni mutui per i giovani under 36), anche se ad essere favoriti saranno gli interventi sulla prima casa, mentre la seconda casa si dovrà “accontentare” di minori agevolazioni. Ma vediamo tutte le novità sulle detrazioni per la casa nel 2025.

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Che bonus ci sono per la casa nel 2025?
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Bonus ristrutturazione seconda casa 2025,
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Nuovo bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad elevata efficienza 2025
Bonus casa 2025: cosa succederà all’ecobonus,
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Chi può usufruire del superbonus nel 2025?,
Tetto alle detrazioni nel 2025,

Che bonus ci sono per la casa nel 2025?

La legge di Bilancio 2025 ha introdotto la proroga per:

il bonus ristrutturazione;
il bonus mobili;
l’ecobonus;
le agevolazioni mutui under 36;
il sismabonus.

È stato poi introdotto il nuovo bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad elevata efficienza.
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Bonus ristrutturazione 2025

Per quanto riguarda il bonus casa per gli interventi di ristrutturazione edilizia, nella legge di Bilancio è arrivata la proroga per il 2025.
Bonus ristrutturazione 2025, ultime notizie

L’agevolazione è stata prorogata nell’anno in corso, ma con importanti novità per quanto riguarda le aliquote e la distinzione tra prima e seconda casa.

Nello specifico, nel 2025 sarà possibile beneficiare per la prima casa del bonus ristrutturazione con aliquota al 50% e tetto di spesa di 96mila euro. In base a quanto attualmente previsto, nel 2026 e nel 2027 l’aliquota scenderà al 36%.
Bonus ristrutturazione seconda casa 2025

Le cose cambiano per la seconda casa. Beneficiare del bonus ristrutturazione per un immobile diverso dall’abitazione principale vorrà dire infatti usufruire di un’aliquota ridotta al 36%, che nel 2025 e nel 2026 scenderà al 30%. Il tetto di spesa rimane a 96mila euro.

Dal 2028 al 2033 per gli interventi su prima e seconda casa l’aliquota sarà del 30% e il tetto di spesa scenderà a 48.000 euro.

In attesa della guida dell’Agenzia delle Entrate, il bonus ristrutturazione per il 2025 si applica ai lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia per le singole unità immobiliari. Per le parti comuni degli edifici residenziali è oggetto di agevolazione anche la manutenzione ordinaria.

Una precisazione importante riguarda i tetti di spesa. Per i soggetti con reddito superiore a 75.000 euro, infatti, l’ammontare complessivo delle spese detraibili sarà calcolato tenendo conto del numero di figli e della presenza di figli con disabilità.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2025

Nel 2025 è arrivata la proroga anche per il bonus mobili ed elettrodomestici. Il bonus si applica alle spese per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici quando servono ad arredare immobili oggetti di lavori di ristrutturazione.

Il bonus, legato a interventi di ristrutturazione, è stato prorogato nel 2025 con una percentuale di detrazione del 50%, sia per la prima che per la seconda casa, e un tetto di spesa fino a 5.000 euro.

La detrazione entra in gioco con l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni; alla E per le lavatrici le lavasciugatrici e le lavastoviglie; alla F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Nuovo bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad elevata efficienza 2025

Nel 2025 è stato introdotto un contributo ai consumatori finali per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. L’obiettivo è sostenere la competitività dell’industria, l’occupazione e l’efficienza energetica domestica.

Il contributo è pari al 30% del costo di acquisto dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto. La somma agevolata arriva a 200 euro per famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro.
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Bonus casa 2025: cosa succederà all’ecobonus

Nella legge di Bilancio 2025 è arrivata anche la proroga per l’ecobonus. Anche in questo caso c’è una differenza tra prima e seconda casa.
Bonus casa 2025 prima casa

Nello specifico, per le prime case l’ecobonus avrà un’aliquota del 50%. Nel 2026 e nel 2027 l’aliquota scenderà al 36%.
Bonus casa 2025 seconda casa

Per le abitazioni diverse dalla prima casa e per gli immobili non residenziali l’aliquota sarà del 36%. Nel 2026 e nel 2027 l’aliquota scenderà al 30%.

La novità del tetto di spesa vale anche per l’ecobonus. Quindi, come per il bonus ristrutturazione, per i soggetti con reddito superiore a 75.000 euro, infatti, l’ammontare complessivo delle spese detraibili sarà calcolato tenendo conto del numero di figli e della presenza di figli con disabilità.
Bonus casa 2025 per la caldaia

Nonostante la normativa prevista dalla direttiva case green, il 2025 ha portato lo stop del bonus caldaia per l’acquisto e l’installazione di impianti a gas.

Dal 2025, dunque, non sarà più possibile beneficiare della detrazione fiscale del 50 o del 65% per la sostituzione degli impianti di climatizzazione con caldaie a combustibili fossili. L’obiettivo è quello di incentivare l’utilizzo di sistemi più ecologici, come quelli ibridi o l’elettrificazione del riscaldamento. Lo stop alle detrazioni fiscali per le caldaie a gas accoglie quanto disposto dalla cosiddetta direttiva case green pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue l’8 maggio 2024 ed entrata in vigore il 28 maggio.
Sismabonus nel 2025

La legge di Bilancio 2025 ha prorogato e rimodulato le aliquote del sismabonus. In particolare, l’agevolazione fiscale è stata estesa al triennio 2025-2027 con aliquota al 50% per la prima casa e al 36% per le altre abitazioni; al 36% per le abitazioni principali e al 30% negli altri casi nel biennio 2026-2027. Il tetto di spesa è di 96.000 euro.
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Bonus casa 2025, mutui per i giovani

È stata prorogata per il triennio 2025-2027 la misura che agevola l’accesso al mutuo prima casa, usufruendo della garanzia dello Stato, per alcune categorie: giovani coppie, famiglie numerose e giovani under 36.

In particolare, per quanto riguarda gli under 36, per i mutui che coprono dall’80 al 100 per cento del prezzo della casa, Consap fornisce alla banca erogatrice una garanzia che copre l’80 per cento del debito residuo in caso di insolvenza del debitore. Ottenere l’accesso al fondo è possibile, però, a patto che vengano soddisfatte alcune condizioni: il mutuo riguardi una prima casa e che l’Isee dei richiedenti non superi i 40mila euro.
Chi può usufruire del superbonus nel 2025?

Il superbonus di fatto scompare. Nell’anno in corso, infatti, sarà al 65% e riguarderà solo i cantieri aperti prima del 15 ottobre 2024. Nel 2025 non potranno essere agevolati nuovi interventi.
Tetto alle detrazioni nel 2025

Una delle novità principali per il 2025 è l’introduzione di un tetto di reddito per le detrazioni. Per i redditi superiori ai 75.000 euro infatti le detrazioni devono essere calcolate in base al tetto massimo previsto moltiplicato per il coefficiente risultante dal numero dei figli:

14.000 euro per redditi superiori a 75.000
8.000 euro per redditi superiori a 100.000 euro

 


Le due posizioni nella vita che richiedono ZERO esperienza sono (1) politico e (2) diventare genitore. Spesso sentiamo dare la colpa agli acquirenti stranieri nel settore immobiliare per l’aumento dei prezzi. L’ho sentito a Miami, con tutti gli stranieri che compravano appartamenti, ma ho anche sentito in Florida come tutte queste persone del New England stavano comprando la costa orientale e i Midwest stavano comprando la costa occidentale. In Canada, hanno dato la colpa ai cinesi per aver fatto aumentare i valori immobiliari a Vancouver. A Singapore, la situazione stava diventando brutta, con persino proteste contro gli stranieri.

Pifferaio di Peid

L’economia mondiale si espande e prospera quando andiamo tutti d’accordo. Il problema oggi è che i governi hanno abusato del loro potere seguendo Karl Marx e questo programma socializzato, credendo nell’equità e nell’uguaglianza che nemmeno Dio ha concesso all’umanità. Seguono ciecamente il marxismo, non importa quante volte si sia dimostrato fallimentare, perché è antireligioso e anti-umanità. Siamo uguali solo nei diritti, non nelle passioni o nei talenti. Alcuni uomini trovano attraenti le donne robuste, altri magre. Le donne, la barzelletta è, preferiscono le case da ristrutturare rispetto agli uomini, il che è in genere un sì o un no. I governi hanno abusato di questo potere socialista e il capitale normalmente fugge.

L’ultimo è il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, che ha annunciato 12 riforme nel mezzo di un dibattito in corso sull’impatto degli stranieri sui prezzi delle case locali. La proposta è di introdurre un’aliquota fiscale per coloro che si trovano al di fuori dell’Unione Europea (UE) e che attualmente non vivono in Spagna, con un’aliquota fiscale fino al 100% del valore della proprietà. Gli acquisti immobiliari in Spagna sono soggetti a un’imposta del 10% sulle case di nuova costruzione e del 6% sulle vecchie proprietà.

Pubblico contro privato

Mentre ci addentriamo nel 2032, sempre più persone stanno iniziando a rendersi conto che il problema che tutti noi affrontiamo è il governo. Non c’è NESSUNA speranza di prevenire questo crollo e questa combustione della zona di confort della nostra vita Italiana . Nemmeno Trump sarà in grado di fermare questa tendenza, in gran parte perché la PALUDE lo circonda e le persone con interessi personali predicano la propria agenda. Il capitale si sta muovendo, e poi devi essere consapevole che la persona media darà la colpa agli stranieri, il che diventa una risposta molto comune indipendentemente dalla cultura o dal secolo.

1844 Rivolta del nativismo di Filadelfia contro gli irlandesi

In Cina, ci fu la rivolta dei Boxer, che fu una rivolta anti-straniera, anti-imperialista e anti-cristiana nella Cina settentrionale tra il 1899 e il 1901. Durante i tempi duri degli anni ’40 dell’Ottocento, ci furono rivolte e scontri a fuoco contro gli immigrati provenienti dall’Irlanda, che rubavano lavori e proprietà locali.

Britannico B 1

I Romani invasero per la prima volta la Britannia nel 55 a.C. sotto Cesare , ma fu solo sotto il regno dell’imperatore Claudio nel 43 d.C. che venne lanciata una conquista su vasta scala. Chiamò persino suo figlio Britannico . Nei decenni successivi, i Romani estesero gradualmente il loro controllo sull’isola, stabilendo una rete di forti, strade e insediamenti che avrebbero costituito la spina dorsale della Britannia romana.

Regina Boudicca 61 d.C. Unità AR

Nel 60-61 d.C., la provincia romana della Britannia fu scossa da una massiccia ribellione guidata dalla regina Boudicca della tribù degli Iceni. La rivolta di Boudicca fu una rivolta anche contro gli stranieri, avvenuta quasi 20 anni dopo che Roma aveva conquistato la Britannia.

Questo è un piccolo esempio di rivolta civile interna contro gli stranieri. L’immigrazione ha spesso scatenato grandi rivolte e la caduta di imperi, nazioni e città-stato. Come ho scritto prima, fu l’imperatore Valente a consentire alle tribù barbariche di entrare nell’Impero e persino ad addestrarle nelle tattiche militari romane, supponendo che potesse rafforzare il suo esercito contro le crescenti minacce esterne. Arrivarono, videro, impararono, ma non si assimilarono. Quindi conquistarono e uccisero l’imperatore Valente sul campo di battaglia.

I nostri politici hanno commesso lo stesso errore, soprattutto in Europa. Il precedente tentativo dei musulmani di conquistare l’Europa fu l’assedio di Vienna nel 1683. Non è esagerato descrivere la battaglia di Tours, che ebbe luogo il 10 ottobre 732, come una delle battaglie più importanti della storia europea. Carlo Martello, padre di Carlo Magno, salvò l’Europa dall’invasione musulmana. La posizione esatta del campo di battaglia è sconosciuta, ma lo scontro avvenne da qualche parte tra Tours e Poitiers. Fu una battaglia decisiva nell’invasione della Gallia da parte del Califfato omayyade. Furono sconfitti da una forza combinata del Regno dei Franchi guidata dal leggendario Carlo “il Martello” Martello. Ci furono due tentativi di conquistare l’Europa; questa volta, molti si chiedono se i politici abbiano commesso lo stesso errore dell’imperatore Valente.

Sicuramente lo è in italia dove l polizia non riesce più a tenere sotto controllo l immigrazione e le nostre case sono conquistate da stranieri . niente più GIOVANI  italiani ..

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