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Italia sotto attacco militare Conoscenze al Confine 13 Aprile 2020 FacebookTwitta di Federico Dezzani A distanza di circa cinque settimane dalla diffusione del Coronavirus nelle regioni settentrionali, l’Italia sembra sempre più essere oggetto di un vero e proprio assalto militare: negli ultimi giorni si è infatti intensificato l’attacco informatico anche alle infrastrutture strategiche, come gli ospedali. Default-Italia - L'intraprendente | L'intraprendente La chiusura ad oltranza delle attività economiche facilita la manovra angloamericana che punta all’implosione dell’Unione Europea attraverso il default dell’Italia. Guerra biochimica + guerra informatica + guerra finanziaria Non c’è davvero pace per l’Italia. Sono trascorse circa cinque settimane dalla comparsa del Coronavirus nelle regioni settentrionali ed altrettante ne sono trascorse dalla pubblicazione della nostra prima analisi a caldo, dove evidenziavamo con grande precisione (e, ci sia concesso, una certa preveggenza) le finalità dell’attacco angloamericano. Più le settimane trascorrono, più l’Italia sembra essere oggetto, infatti, di un vero e proprio attacco militare, articolato, avvolgente, incessante, con l’obiettivo ultimo di portare al collasso il suo sistema socio-economico e, attraverso il default dell’Italia, affondare tutte le istituzioni europee. Destabilizzato il quadrante europeo, spostato il focus militare sulla sola Germania e indebolita economicamente la Russia attraverso il collasso europeo, gli angloamericani potrebbero infine concentrarsi sulla sola Cina, che è in cima all’agenda degli strateghi atlantici. Tale strategia della “terra bruciata” è controbilanciata dall’azione di Russia e Cina, impegnate a spegnere i focolai di destabilizzazione accesi in tutta l’Eurasia. Proprio il recente soccorso prestato dalla Russia all’Italia, al momento il Paese al mondo con il maggior numero di decessi (circa 13.000), ha tolto i residui dubbi che l’Italia sia stata vittima di un attacco biochimico, incentrato sul Covid-19 o su altri agenti patogeni altrettanto o più letali. Lungi dall’essere un soccorso “civile”, costituito dalla semplice fornitura di materiale medico o dal prestito di personale, l’intervento russo in Nord Italia è stato impostato secondo criteri militari ed ha visto lo schieramento di circa 150 uomini, guidati da un generale di corpo d’armata, e di laboratori da campo per la rapida individuazione degli agenti infettivi: temporalmente, si noti, che il dispiegamento sul campo degli esperti di guerra batteriologica è stato seguito dalla decisione di Mosca di restringere anche in Russia le libertà di movimento. Libri e varie... BANCHE: POSSIAMO ANCORA FIDARCI? di Federico Rampini EUROINOMANI Come l'Euro ha ucciso l'Europa - Il risveglio dei popoli contro le élite di Alessandro Montanari L'ETà DEL CAOS Viaggio nel Grande Disordine Mondiale di Federico Rampini LA MATRIX EUROPEA Organizzazioni elitarie hanno dichiarato guerra ai popoli e alle democrazie. L'Unione Europea è il loro quartier generale. L'Euro la loro arma. Il piano di conquista degli uomini del Bilderberg in Italia. di Francesco Amodeo GLOBALIZZAZIONE: LA TERZA GUERRA di Sabina Marineo IL TRADIMENTO Globalizzazione e immigrazione, le menzogne delle élite di Federico Rampini La missione russa ha innescato violentissimi attacchi dalla stampa italiana (si veda La Stampa e La Repubblica) non senza motivo: consentendo ad un Paese non-NATO di raccogliere informazioni in Lombardia, l’Italia ha permesso di far luce sull’epidemia che attualmente ha il proprio epicentro mondiale proprio in Europa. I cinesi hanno lasciato circolare la supposizione che siano state proprio le forze armate statunitensi a diffondere il Coronavirus in Cina e non sarebbe affatto strano se i militari russi giungessero alle stesse conclusioni in Italia: dopotutto le infrastrutture militari USA nel Triveneto non mancano. L’Italia, dunque, oggetto di un attacco biologico. In questi ultimi giorni, però, si è verificato un altro evento che lascia pensare ad un vero e proprio attacco militare a tutto campo, col ricorso a tutti gli strumenti della cosiddetta “guerra senza limiti” o “ibrida”: gli attacchi informatici. Un tentato attacco hacker è stato attentato la scorsa settimana all’istituto Spallanzani di Roma ed altri potrebbero verificarsi nei prossimi giorni o settimane, ripetendo “l’attacco pilota” del 13 marzo scorso all’ospedale ceco di Brno: lo stesso sta già avvenendo in Spagna, dove le infrastrutture ospedaliere sono state oggetto di violenti attacchi informatici che hanno allarmato la polizia. Gli attacchi hacker si inseriscono nella medesima strategia: portare al collasso la società e l’economia delle due principali nazioni europee “periferiche”, così da spingere verso il baratro l’intera UE. Di attacco hacker hanno parlato anche le autorità italiane riguardo al black-out del sito dell’INPS, attraverso cui sono erogati i sussidi per le persone colpite dalla crisi. Tanto il quadro dell’Europa occidentale è fosco, quanto quello dell’Europa orientale, che si candida alla funzione di “vallo” tra Germania e Russia, è stranamente tranquillo. Parallela all’emergenza coronavirus e alle nuove minacce informatiche, procede poi la guerra finanziaria per spingere l’Italia verso l’insolvenza e trascinare a fondo l’unione monetaria europea. Una prima fase dell’assalto speculativo che ha portato il differenziale btp/bund in zona 200 punti (con un picco critico, di poche ore, oltre la soglia di non ritorno dei 300 punti base), è conclusa; ma non per questo la manovra è terminata. Si può ipotizzare tra la fine di aprile e metà maggio l’iniziativa sia assunta dalla agenzie di rating che, scontando la caduta verticale del PIL (è lecito ormai ipotizzare una decrescita accumulata dell’8%) e la parallela esplosione del debito pubblico, abbasseranno probabilmente il giudizio sino al livello di “spazzatura”, concludendo così il processo di “terzomondizzazione” delle finanze pubbliche italiane iniziato nei primi anni ’90. Italia verso il default - nuovAtlantide.org Come abbiamo infatti sottolineato nella nostra prima analisi sul Coronavirus, l’Italia è stata scientificamente introdotta nella moneta unica con l’obiettivo di causarne il collasso nel medio termine. Il declassamento al livello “spazzatura” e i sottili volumi estivi delle piazza finanziarie consentirebbero di ripetere le esperienze del 2011 e del 2012: tra giugno ed agosto la potenza di fuoco della City e di Wall Street si concentrerebbe sui titoli di Stato italiani, così da portare al default il Paese e causare l’implosione della zona euro. Nella nostra ultima analisi avevamo evidenziato i rischi corsi dall’Italia (la cui “esistenza” come Stato unitario non è necessaria agli angloamericani nel mutato contesto geopolitico, in quanto la penisola si allaccia naturalmente alla Via della Seta che risale da Suez ed ha un valore non positivo, ma negativo, in qualsiasi strategia anti-tedesca) procedendo con un blocco totale delle attività economiche. Gli sviluppi confermano i nostri timori: l’Italia avrebbe dovuto tollerare un numero di vittime ben superiore a quelle sinora registrate, prima di procedere con la paralisi dell’economia, perché una caduta verticale dell’attività produttiva, seguita dal cedimento delle finanze pubbliche e dal default, rischia di comportare costi sociali ed umani enormemente superiori, mettendo a repentaglio, non da ultimo, l’unità del Paese stesso. L’Italia è un Paese in guerra, oggetto di manovra angloamericana a 360 gradi, per spingerla verso il collasso economico-finanziario e usarla come “bomba continentale”. Manca una consapevolezza diffusa di quanto sta avvenendo e sopratutto sono ancora troppo timide le iniziative per allestire una “coalizione internazionale di salvataggio”. Agli USA non serve più l’Italia, ma solo singoli pezzi dell’Italia.

TORNERà TUTTO COME PRIMA ? Sento uno stato di impotenza della masse umane ….. Non reagisce…tra poco saranno tutti schiavi…

ITALIA RIPARTE CON UNA APP PER TUTTI E RIUSCIREMO PER ETA’ , I BAR RIAPRIRANNO IL 18 MAGGIO, PARRUCCHIERI APERTI FINO ALLE 22.. FROTTOLE SONO BUGIE…. L’ ALTRENATIVA è COSTRUIRE INSIEME , APPARTENETE VOI CHE LEGGETE ALLA PICCOLA CERCHIA CHE CANALIZZA … LE INFORMAZIONI DELL ETERE …

Niente più foglio cartaceo: per autocertificare le uscite arriva una app, che servirà anche a tracciare i possibili soggetti positivi al Covid-19. Il lockdown potrebbe essere allentato in tempi diversi a seconda dell’età, prima i più giovani, poi via via i soggetti più a rischio. Ma ormai ci siamo scive Il Messaggero: a palazzo Chigi si ragiona concretamente dei riaprire il Paese attraverso uno scadenzario cui sta lavorando la task force guidata da Vittorio Colao, forse già da lunedì 20, sulla base di protocolli aziendali concordati sul modello di quello adottato da Fca-Ferrari. Per semplificare, ma allo stesso tempo vigilare, gli spostamenti, si sta studiando un’app (unica per i due sistemi operativi Android e iOS) da scaricare sullo smartphone tramite un sito del governo che geolocalizzi le persone. L’idea è poterla poi utilizzare anche per i tracciamenti, come avviene in Corea, in modo da seguire da vicino la diffusione del virus e teleassistere i pazienti. Di questa app dice Il Messaggero, che dovrà avere un sistema alert per segnalare gli spostamenti specie di individui soggetti a restrizioni ricostruendo i contatti avuti, ha fatto cenno lo stesso Colao, sabato scorso, nella riunione di insediamento della task force alla presenza di Giuseppe Conte. Una svolta hi-tech che beneficia dell’expertise di un guru del digitale come Colao che, già 14 mesi fa, predicava la nascita di un ente dotato di «poteri legalmente definiti». Siccome per molti mesi dovremo convivere con il Covid-19 utilizzando mascherine, guanti e distanze, sui posti di lavoro, bus, treni, bisognerà evitare assembramenti, diluendo la partecipazione delle persone: turni scaglionati come alla Ima di Bologna e uffici da alternare con lo smart working. I locali di grande affluenza sociale come bar e ristoranti potrebbero riaprire dal 18 maggio. Ma è possibile che, per rispettare gli standard di sicurezza, non riaprano tutti subito ma solo su prenotazione, garantendo le distanze almeno di due metri tra i tavoli. Lo stesso dicasi per parrucchieri e barbieri che, sempre su appuntamento, potrebbero allungare GLI ORARI FINO ALLE ORE 22,00

sarà vero . secondo me NO … NON SI TORNERA’ PIù AL MONDO DI PRIMA….

IL MONDO è CAMBIATO , L ECONOMIA , è CAMBIATA , TUTTO INTRONO A NOI è CAMBIATO .. L ESSERE UMANO SE ANCORA NON HA CAPITO AL LEZIONE AVRA’ UN ALTRO TIPO DI AVVISO …. E CHIARO CHE CHI VUOLE USCIRE DI CASA LO PU0′ FARE ANCHE ORA .. COME IN DANIMARCA… MA LA VITA DI PRIMA è IMPENSABILE …

IL MESSAGERO è SENZA DUBBIO UN GIORNALE CHE HA MOLTE OMBRE NERE ….. PERCHè NON TI FA RAGIONARE … E COME DIRE BUTTATI DALLA FINESTRA .. VEDI POI SE CHI LO HA SCRITTO L ARTICOLO ( GIORNALISTA /POLITICO ECC..) ESEGUE COME IL VANGELO LE COSE CHE HA SCRITTO …. https://www.ilmessaggero.it/italia/coronavirus_app_spostamenti_quando_finira_blocco_uscite_per_eta_ristoranti_ultime_notizie_14_aprile_2020-5168925.html?fbclid=IwAR0U-pLS6wm7Bt0VusvuUvN9I7HjwZZ_Pyi4n2C9pajPOqnf5j9fPvTw4Ag

E ORA DI CAPIRE CHE SIAMO COME A BERLINO EST E BERLINO OVEST …

E DA QUESTO ARTICOLO CHE SCOPRIAMO CHE

il piano del controllo globale lo sapevamo già da tempo … sono circa 108 anni che il piano è in oggetto .. risale dal 1906 è un piano Tedesco …l unico paese che non ha molte perdite dal coranavirus…

c’è un piano grosso.. Un grosso piano… modello :Orwell descrisse una società globale di totale controllo, in cui alle persone non è nemmeno consentito avere pensieri che siano in disaccordo con le autorità….. in DAnimarca e in Svezia si può uscire LIBERANENTE….. Le masse non si ribellano mai in maniera spontanea, e non si ribellano perché sono oppresse. In realtà, fino a quando non si consente loro di poter fare confronti, non acquisiscono neanche coscienza di essere oppresse.”

secondo i sensitivi è chiaro che Controllo di massa passa sotto circa 4 stadi ora siamo allo stato 1.0 nei prossimi 4 mesi avremmo i successivi 3 stadi …

I gruppi di Extraterrestri e Influenzer che governa il DEP -mondo stanno usando tutto il potere che hanno per mettere nell’ Etere forme pensiero dominanti , UNA FORZA MOLTO POTENTE CHE CAMBIA TUTTO Velocemnte il primo passo hanno dato il via e ora sono un gruppo molto guarnito, come sta cambiando .. alla matrix negativa , la massa non farà mai più la rivoluzione . punto di assuefazione . URCA …

Italia sotto attacco militare
Conoscenze al Confine 13 Aprile 2020
FacebookTwitta
di Federico Dezzani

A distanza di circa cinque settimane dalla diffusione del Coronavirus nelle regioni settentrionali, l’Italia sembra sempre più essere oggetto di un vero e proprio assalto militare: negli ultimi giorni si è infatti intensificato l’attacco informatico anche alle infrastrutture strategiche, come gli ospedali.
Default-Italia – L’intraprendente | L’intraprendente

La chiusura ad oltranza delle attività economiche facilita la manovra angloamericana che punta all’implosione dell’Unione Europea attraverso il default dell’Italia.

Guerra biochimica + guerra informatica + guerra finanziaria
Non c’è davvero pace per l’Italia. Sono trascorse circa cinque settimane dalla comparsa del Coronavirus nelle regioni settentrionali ed altrettante ne sono trascorse dalla pubblicazione della nostra prima analisi a caldo, dove evidenziavamo con grande precisione (e, ci sia concesso, una certa preveggenza) le finalità dell’attacco angloamericano. Più le settimane trascorrono, più l’Italia sembra essere oggetto, infatti, di un vero e proprio attacco militare, articolato, avvolgente, incessante, con l’obiettivo ultimo di portare al collasso il suo sistema socio-economico e, attraverso il default dell’Italia, affondare tutte le istituzioni europee. Destabilizzato il quadrante europeo, spostato il focus militare sulla sola Germania e indebolita economicamente la Russia attraverso il collasso europeo, gli angloamericani potrebbero infine concentrarsi sulla sola Cina, che è in cima all’agenda degli strateghi atlantici. Tale strategia della “terra bruciata” è controbilanciata dall’azione di Russia e Cina, impegnate a spegnere i focolai di destabilizzazione accesi in tutta l’Eurasia.

Proprio il recente soccorso prestato dalla Russia all’Italia, al momento il Paese al mondo con il maggior numero di decessi (circa 13.000), ha tolto i residui dubbi che l’Italia sia stata vittima di un attacco biochimico, incentrato sul Covid-19 o su altri agenti patogeni altrettanto o più letali. Lungi dall’essere un soccorso “civile”, costituito dalla semplice fornitura di materiale medico o dal prestito di personale, l’intervento russo in Nord Italia è stato impostato secondo criteri militari ed ha visto lo schieramento di circa 150 uomini, guidati da un generale di corpo d’armata, e di laboratori da campo per la rapida individuazione degli agenti infettivi: temporalmente, si noti, che il dispiegamento sul campo degli esperti di guerra batteriologica è stato seguito dalla decisione di Mosca di restringere anche in Russia le libertà di movimento.

La missione russa ha innescato violentissimi attacchi dalla stampa italiana (si veda La Stampa e La Repubblica) non senza motivo: consentendo ad un Paese non-NATO di raccogliere informazioni in Lombardia, l’Italia ha permesso di far luce sull’epidemia che attualmente ha il proprio epicentro mondiale proprio in Europa. I cinesi hanno lasciato circolare la supposizione che siano state proprio le forze armate statunitensi a diffondere il Coronavirus in Cina e non sarebbe affatto strano se i militari russi giungessero alle stesse conclusioni in Italia: dopotutto le infrastrutture militari USA nel Triveneto non mancano.

L’Italia, dunque, oggetto di un attacco biologico. In questi ultimi giorni, però, si è verificato un altro evento che lascia pensare ad un vero e proprio attacco militare a tutto campo, col ricorso a tutti gli strumenti della cosiddetta “guerra senza limiti” o “ibrida”: gli attacchi informatici. Un tentato attacco hacker è stato attentato la scorsa settimana all’istituto Spallanzani di Roma ed altri potrebbero verificarsi nei prossimi giorni o settimane, ripetendo “l’attacco pilota” del 13 marzo scorso all’ospedale ceco di Brno: lo stesso sta già avvenendo in Spagna, dove le infrastrutture ospedaliere sono state oggetto di violenti attacchi informatici che hanno allarmato la polizia.

Gli attacchi hacker si inseriscono nella medesima strategia: portare al collasso la società e l’economia delle due principali nazioni europee “periferiche”, così da spingere verso il baratro l’intera UE. Di attacco hacker hanno parlato anche le autorità italiane riguardo al black-out del sito dell’INPS, attraverso cui sono erogati i sussidi per le persone colpite dalla crisi. Tanto il quadro dell’Europa occidentale è fosco, quanto quello dell’Europa orientale, che si candida alla funzione di “vallo” tra Germania e Russia, è stranamente tranquillo.

Parallela all’emergenza coronavirus e alle nuove minacce informatiche, procede poi la guerra finanziaria per spingere l’Italia verso l’insolvenza e trascinare a fondo l’unione monetaria europea. Una prima fase dell’assalto speculativo che ha portato il differenziale btp/bund in zona 200 punti (con un picco critico, di poche ore, oltre la soglia di non ritorno dei 300 punti base), è conclusa; ma non per questo la manovra è terminata. Si può ipotizzare tra la fine di aprile e metà maggio l’iniziativa sia assunta dalla agenzie di rating che, scontando la caduta verticale del PIL (è lecito ormai ipotizzare una decrescita accumulata dell’8%) e la parallela esplosione del debito pubblico, abbasseranno probabilmente il giudizio sino al livello di “spazzatura”, concludendo così il processo di “terzomondizzazione” delle finanze pubbliche italiane iniziato nei primi anni ’90.

Italia verso il default – nuovAtlantide.org

Come abbiamo infatti sottolineato nella nostra prima analisi sul Coronavirus, l’Italia è stata scientificamente introdotta nella moneta unica con l’obiettivo di causarne il collasso nel medio termine. Il declassamento al livello “spazzatura” e i sottili volumi estivi delle piazza finanziarie consentirebbero di ripetere le esperienze del 2011 e del 2012: tra giugno ed agosto la potenza di fuoco della City e di Wall Street si concentrerebbe sui titoli di Stato italiani, così da portare al default il Paese e causare l’implosione della zona euro.

Nella nostra ultima analisi avevamo evidenziato i rischi corsi dall’Italia (la cui “esistenza” come Stato unitario non è necessaria agli angloamericani nel mutato contesto geopolitico, in quanto la penisola si allaccia naturalmente alla Via della Seta che risale da Suez ed ha un valore non positivo, ma negativo, in qualsiasi strategia anti-tedesca) procedendo con un blocco totale delle attività economiche. Gli sviluppi confermano i nostri timori: l’Italia avrebbe dovuto tollerare un numero di vittime ben superiore a quelle sinora registrate, prima di procedere con la paralisi dell’economia, perché una caduta verticale dell’attività produttiva, seguita dal cedimento delle finanze pubbliche e dal default, rischia di comportare costi sociali ed umani enormemente superiori, mettendo a repentaglio, non da ultimo, l’unità del Paese stesso.

L’Italia è un Paese in guerra, oggetto di manovra angloamericana a 360 gradi, per spingerla verso il collasso economico-finanziario e usarla come “bomba continentale”. Manca una consapevolezza diffusa di quanto sta avvenendo e sopratutto sono ancora troppo timide le iniziative per allestire una “coalizione internazionale di salvataggio”. Agli USA non serve più l’Italia, ma solo singoli pezzi dell’Italia. QUALCHE ITALIANO …E QUALCUNO DEL VATICANO …

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USCITE A VELA GIORNALIERE

USCITE GIORNALIERE IN BARCA A VELA LIGURIA Genova + VENEZIA

Programma di massima delle uscite giornaliere in barca a vela
con massaggio e yoga in amaca Liguria + Venezia
La “giornata tipo” delle gite giornaliere in barca a vela
con massaggio e yoga in amaca inizia con l’imbarco in mattinata seguito da un breve briefing per presentare la barca e introdurre l’equipaggio alle manovre di base della navigazione a vela per poter navigare in sicurezza. Una volta verificato il meteo per definire la miglior destinazione, si è pronti per partire: l’escursione giornaliera in barca a vela prevede una prima fase di navigazione al mattino,
i massaggio aereo e mini corsi di yoga in amaca una sosta in rada per il pranzo e qualche ora di counseling su amaca relax per risolvere tutti i vostri desideri e si concluderà con la navigazione pomeridiana e il rientro in porto al tramonto per l’aperitivo.

Le escursioni giornaliere in barca a vela sono aperte a partecipanti di qualsiasi età ed esperienza, e la formula dell’uscita in giornata le rende un’attività particolarmente indicata per partecipanti alla prima esperienza: se avete paura di soffrire il mal di mare o di non riuscire ad adattarvi facilmente alla vita a bordo, le gite giornaliere in barca a vela con massaggio e yoga in amaca vi offrono la possibilità di provare questa esperienza senza eccessivi vincoli e di apprezzare al meglio il piacere della navigazione. L’attività è aperta sia a singoli iscritti che a gruppi.
Il numero minimo di partecipanti per confermare le escursioni giornaliere in barca a vela è di quattro persone.

Inoltre possiamo creare su richiesta degli itinerari e programmi personalizzati in base alle vostre esigenze, permettendo all’equipaggio di godere appieno della sensazione di libertà che solo l’andar per mare può dare.
Ti è piaciuta l’uscita giornaliera in barca a vela? Perchè non provare allora il week end in barca a vela scegliendo una delle nostre numerose soluzioni.

i miei allievi .. in giro per il mondo ...

Uscite in barca giornaliere nel mare di Roma (Ostia)!

Uscite serali al tramonto con aperitivo!

Lunedi, martedì , mercoledì , giovedì, venerdì   barca a VELA
con massaggio e yoga in amaca !

Corso di
con massaggio e yoga in amaca e corso ancora
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uscita a vela a Roma di un giorno Collegamenti:

delle uscite giornaliere  a vela a Ostia – Roma

Uscite serali con aperitivo

Prezzi delle Uscite a vela di un giorno

Uscita Regalo: Regala e regalati un’emozione!

un’uscita in barca a vela con massaggio in amaca sul boma e yoga della risata è un regalo bellissimo!

Non sei mai salita su una barca a vela?

Vuoi solo goderti un giorno di relax al sole e al vento?

Vuoi imparare la tecnica della navigazione a vela?

Vuoi provare l’emozione di essere al timone di una  barca a vela con massaggio in amaca sul boma e yoga della risata?

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Insomma, per qualsiasi motivo tu voglia salire su una barca a vela, partecipa alle uscite a vela giornaliere a Ostia della associazione barca a vela con massaggio in amaca sul boma e yoga della risata!

In questa pagina puoi trovare il calendario delle uscite in barca a vela con massaggio in amaca sul boma e yoga della risata a Ostia a breve termine e il tipo di uscita.

Uscita giornaliera a vela di un giorno a Ostia

Le uscite in barca a vela con massaggio in amaca sul boma e yoga della risata giornaliere si possono effettuare nei weekend o nei giorni feriali.

Nella bella stagione le uscite a vela nel weekend si organizzano con preavviso di 2-3 giorni mentre per i giorni feriali, da lunedì a giovedì, si possono programmare con maggiore anticipo.

Il lunedi, martedì , mercoledì , giovedì, venerdì  è il giorno standard delle uscite a vela nei giorni feriali.

Il calendario delle uscite a vela di un giorno riportato sotto viene regolarmente aggiornato.

Se vuoi puoi ricevere gli aggiornamenti delle date sul tuo cellulare tramite whatsapp:

INVIACI il tuo numero ed inserisci il nostro (3294167403 ) nella tua rubrica telefonica (altrimenti il msg non arriva).

Potrai cancellarti in ogni momento.

uscite a vela regalo di un giorno a Roma - OstiaCOSTO DELLE USCITE A VELA GIORNALIERE

Le uscite a vela giornaliere costano 45 euro a persona per la prima uscita (comprendono la tessera associativa) e 35 euro le successive nell’anno in corso.

Senza fare la tessera l’uscita costa 40 euro a persona.

Occorrono almeno 5 adesioni per poter dare conferma, massimo si esce in 8-10 persone + lo skipper-istruttore.

E’ anche possibile uscire un giorno in barca con un proprio gruppo al di sotto del numero minimo di partecipanti e senza altre persone aggiunte: in questo caso concorderemo direttamente un prezzo forfettario. Il prezzo delle uscite a vela a forfait nei giorni feriali è generalmente più economico. Per situazioni particolari offriamo prezzi particolari!

Se ti vuoi aggregare ad altre persone cercheremo noi di formare un gruppo per raggiungere il numero minimo di partecipanti per poter effettuare l’uscita in barca a vela.

Nel periodo invernale il costo delle uscite è di euro 35 per i non soci, euro 30 per i soci.

Uscite a vela giornaliere didattiche

Le uscite giornaliere a vela sono, per chi vorrà imparare la tecnica della vela, anche uscite-scuola: si imparano i primi rudimenti teorici, si può condurre l’imbarcazione al timone e si possono toccare aspetti specifici secondo la propria preparazione ed esperienza. Il tutto nel piacere rilassato della navigazione a vela.

Pranzo al sacco, se le condizioni lo permettono si può organizzare un aperitivo in navigazione oppure dopo essere rientrati all’ormeggio.

Orari delle uscite giornaliere

Orario Invernale: 10:30-15:30 circa

Orario Estivo-2 possibilità: 9:00-13:30 oppure 14:00-18:30

USCITE A VELA CON APERITIVO AL TRAMONTO  (per info e date clicca QUI)

Uscita a vela con aperiivo al tramontoLe uscite a vela con aperitivo al tramonto si effettuano nel periodo estivo (a richiesta anche nel resto dell’anno).

Prezzo Uscita con aperitivo: 25 euro per i soci, 30 non soci.

Imbarco a partire dalle ore 18:00

Un ottimo modo per iniziare il fine settimana nella suggestione del mare al tramonto a vela.

Condizioni Meteo E’ lo skipper-istruttore a decidere se ci sono le condizioni meteomarine adatte all’uscita a vela. La verifica finale delle condizioni presenti è fatta sul posto al momento dell’appuntamento. Nel caso non si esca per meteo avverso nulla sarà dovuto. Nuvolosità o minaccia di pioggia non sono considerati motivi sufficienti per non presentarsi all’appuntamento. In caso di disdetta a meno di 24 ore dall’appuntamento sarà comunque dovuto il 50% dell’importo.

Le uscite a vela si svolgono davanti al litorale romano senza una meta particolare, l’itinerario lo decide il vento! Imbarco al Porto di Roma (Ostia), o dalla vicina foce del Tevere, lato Ostia, il porto naturale di Fiumara Grande.

E’ possibile uscire anche nei giorni feriali. Siamo disponibili ad uscire in barca a vela con massaggio in amaca sul boma e yoga della risata anche nei giorni feriali, con preferenza ai giorni dal lunedì al lunedi, martedì , mercoledì , giovedì, venerdì  (a partire da marzo  indistintamente in tutti i giorni)!

PRENOTA oppure CONTATTACI  3294167403 e organizzeremo insieme.

LE PROSSIME USCITE GIORNALIERE IN BARCA A VELA

un giorno a vela a Ostia – 2019