Simultanei corsi olistici ricchi di assenza di gravità per contrastare le vecchie forze oscure
in Germania, un nuovo corso olistico.
La cosa divertente è che questi hanno scritto in tutte le magliette e in tutte le posizioni da digitare sui chakra e su tutti gli organi hanno messo delle spirali e dei simboli Reiki. Questa è una cosa incredibile perché in Germania si usano si usa la stoffa e se la gente si mette questa stoffa per insegnare agli altri l’olismo, quindi è tutto un sistema basato sulla sull’arricchimento dei tessuti dell’artigianato, della digitopressione e della consapevolezza che eh il vestirsi, la moda è integrata nel campo olistico dei simboli e delle attività. Questa è una nuova frontiera che stiamo affrontando nel campo dell’olismo.
Io ho cercato di aiutare queste attività :
L’attività estrattiva artigianale rappresenta circa il 20% dell’oro immesso ogni anno nel mercato globale. Si tratta di un settore strategico, ma spesso trascurato, che necessita oggi più che mai di un percorso di sviluppo responsabile.
Le tecnologie attuali permettono di estrarre oro in contesti artigianali senza l’impiego di mercurio o cianuro, garantendo al tempo stesso alle comunità locali una capacità produttiva efficiente e sostenibile.
Questa visione non è nuova per noi: l’avevamo già anticipata quindici anni fa in Honduras, dove siamo stati pionieri nella costruzione di una filiera aurifera etica, ricevendo la prima certificazione al mondo dal Responsible Jewellery Council (RJC) per la produzione di oro etico con alti standard ambientali e inclusivi.
Oggi, il mercato richiede nuovamente una filiera di questo tipo, aggiornata agli standard attuali e capace di rispondere alle sfide globali. È esattamente questo che sto proponendo con OroUnito.
OroUnito è un’iniziativa che ho pensato e sviluppato nel corso degli ultimi anni, maturata grazie all’esperienza diretta in contesti minerari remoti e ad alta sensibilità sociale e ambientale.
OroUnito nasce con l’obiettivo di creare un ponte concreto tra l’estrazione artigianale e la raffinazione industriale, integrando – laddove le condizioni operative e legali lo consentano – le attività ASM (Artisanal and Small-Scale Mining) in una filiera etica, tracciabile e conforme agli standard ESG.
Alla base del modello vi è un approccio di cooperazione attiva con le comunità locali: i minatori artigianali non sono semplici esecutori, ma attori principali dell’attività estrattiva, coinvolti in modo diretto e paritario nella gestione del sito e nello sviluppo della filiera.
Attraverso partnership internazionali responsabili, come quella promossa da OroUnito, vengono introdotte attrezzature e tecnologie di estrazione fisica dell’oro alluvionale, selezionate per la loro compatibilità ambientale e accettabilità sociale. L’attività mineraria viene così coordinata e diretta in modo da raggiungere standard di produzione eticamente certificabili.
In particolare, OroUnito prevede l’integrazione, all’interno delle comunità minerarie artigianali, di impianti modulari a circuito semi-continuo, basati su flussi d’acqua stratificati, tavole a riffle e vibrazione controllata. Questo sistema consente il recupero selettivo dell’oro e dei metalli pesanti con elevata efficienza e impatto ambientale ridotto, risultando ideale per operazioni su scala artigianale o semi-industriale (l’azienda fornitrice è una realtà con cui abbiamo già collaborato in progetti precedenti, come in Honduras, e con la quale mantengo tuttora un rapporto diretto e consolidato).
Si tratta di un modello per la creazione di una filiera commerciale etica, a partire da una specifica concessione produttiva. L’oro artigianale viene valorizzato e trasformato in un asset certificato, grazie a un percorso strutturato di training, formazione e accompagnamento tecnico. Il modello mira a garantire la tracciabilità completa del metallo prezioso, dalla miniera al mercato, e la piena conformità agli standard ESG di settore, attraverso:
· Tracciabilità completa, dalla miniera alla fusione;
· Sostenibilità ambientale, mediante l’eliminazione di mercurio e cianuro;
· Impatto sociale positivo, con reinvestimento dei proventi in salute, istruzione e sviluppo locale;
· Valorizzazione commerciale, grazie all’accesso diretto a mercati regolamentati;
Come funziona il modello OroUnito:
· Formalizzazione delle miniere artigianali
Mappatura, supporto e legalizzazione delle cooperative minerarie locali.
· Lavorazione in loco
Creazione di centri di raccolta e fusione certificati, con sistema di tracciabilità via blockchain.
· Accordi diretti con la raffineria
Acquisto trasparente a prezzo equo, con documentazione completa di provenienza e conformità ESG.
· Accesso al mercato internazionale
L’oro certificato ottiene un valore aggiunto e può essere immesso in canali sostenibili e ad alta reputazione.
Il progetto presenta un elevato grado di ambizione e complessità, in quanto si inserisce in contesti socio-economici particolarmente sensibili, spesso influenzati da dinamiche esterne e fattori di controllo informale.
Per valutarne la sua pre-fattibilità, risulta fondamentale elaborare un piano d’azione strutturato che preveda:
· missioni sul campo finalizzate all’interazione diretta con le comunità minerarie locali;
· organizzazione di incontri informativi con i membri delle cooperative, per illustrare in modo chiaro e concreto i vantaggi della collaborazione proposta;
· redazione di un Memorandum d’Intesa (MoU), con il coinvolgimento formale dei Ministeri delle Risorse Minerarie locali.
L’efficace implementazione di tale piano richiederebbe il supporto attivo di attori locali strategici, in grado di presentare e veicolare il progetto alle comunità minerarie con credibilità e legittimità.
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PROGETTI IN CUI SI LAVORA SODO .. NEL MONDO .
MENTRE IL SOGNO DI OGGI mi parla di questo :
Un sogno di oggi:
Lo trovo in due situazioni, uno è a una stazione che mi viene a dare qualcosa. L’altro lo trovo in piscina, al bordo piscina a prendere il sole. In due situazioni, una è a una stazione, l’altra in una piscina. È una stazione di Torino, comunque, in pieno inverno, con la neve, o in Germania, ecco. E poi c’è anche “Si” in questo in questo sogno. Io sono in un in una casa con tutti vetri, delle finestre che non si chiudono, tutta scassata. Ci sono tutti i tetti con dei vetri a vasistas scassati di legno, col legno e il vetro, che entra tutta l’aria, tutta scassata, insomma.
Questa è la casa in cui vivo in in Nord Europa. E in Nord Europa, sempre, dovrebbe essere Berlino, comunque, in questo artico o Berlino o Copenhagen, in una città comunque del Nord Europa. Dovrebbe essere Copenhagen, o cento o cento.
Io sono a sette.
E più fuori, praticamente.
In una situazione di di grande, diciamo, con con giovani, amici, diciamo, del del genere spirituale, insomma, un un grande un grande conforto.
E c’è appunto un regime nuovo in cui bisogna sottostare ad altre nuove leggi.
leggi che come leggi qui sotto sono molo elittarie . il digitale guida il mondo …
Insomma, un po’ il futuro dell’umanità, diciamo. un futuro che piace a molti italioti ma non a tutti quanti ..
In questa situazione, probabilmente una pennetta , con dentro dei dei dati sui nuovi campi gravitazionali di fuga delle nuove 5 astronavi che s basano sull assenza di gravità per fuggire nel giugno del 2026 dalla terra massagrata dagli old neoconservatori.
Indipendentemente dal Paese che stiamo osservando, stiamo assistendo alla stessa tempistica a livello globale. Mentre compilavo i tassi di interesse di tutto il mondo e studiavo il sistema monetario globale, mi sono imbattuto in qualcosa di molto curioso. Ci sarebbero stati eventi economici e disordini civili in tutto il mondo molto prima che si creassero collegamenti con le nazioni dall’altra parte del mondo. Il vecchio odio tra Cambogia e Thailandia sta riemergendo. Vedremo lo stesso con Singapore e Malesia. Stiamo assistendo a un aumento della tensione in Corea e Giappone. Poi c’è il Pakistan contro l’India. Naturalmente, poi ci sono Cina e Taiwan. Il computer ha proiettato la Terza Guerra Mondiale, e questo è globale. Può essere simultaneo, ma non sempre correlato.
Ecco la tempistica per la Thailandia. Si noti che la volatilità inizierebbe ad aumentare nel 2025, per poi essere seguita da un ciclo di panico nel 2026 e poi dal punto di svolta nel 2027. Questo è lo stesso profilo che ci avverte che anche il governo francese potrebbe crollare nel 2027.
Il Presidente degli Stati Uniti ha la sola discrezione di lanciare missili nucleari. Un assistente militare è sempre a portata di mano del Presidente, con in mano la “Borsa Presidenziale di Emergenza” o “pallone nucleare” contenente i codici e le comunicazioni per decimare le nazioni in un attimo. L’unica chiave necessaria per aprire la scatola della morte è una tessera plastificata chiamata “biscotto” che autentica l’identità del presidente utilizzando codici speciali. Cosa ci vorrebbe perché qualcuno prema il pulsante?
Il presidente Harry S. Truman fu il primo e unico presidente ad attaccare un nemico straniero con armi nucleari. Nell’agosto del 1945, Hiroshima e Nagasaki furono le prime città nella storia della civiltà a subire un attacco nucleare. All’epoca, nessuno conosceva l’enorme potenza di queste armi.
Albert Einstein descrisse il suo ruolo nello sviluppo della bomba atomica come “l’unico grande errore della mia vita”. Nella sua celebre lettera del 1939 al presidente Franklin D. Roosevelt, ammise di aver contribuito allo sviluppo della bomba per paura che il nemico avesse un’arma superiore. “Se avessi saputo che i tedeschi non sarebbero riusciti a sviluppare una bomba atomica, non avrei fatto nulla”. Oltre 130.000 persone contribuirono al Progetto Manhattan, e la maggior parte espresse profondo rammarico per il proprio ruolo nel cambiare il modo di fare guerra.
Calcio nucleare
Robert Oppenheimer, che molti considerano il padre della bomba atomica, dopo aver assistito alla distruzione citò la famosa Bhagavad Gita: “Ora sono diventato la Morte, il distruttore di mondi”. Come Einstein, Oppenheimer trascorse il resto della sua vita a sostenere la regolamentazione nucleare. “Se le bombe atomiche saranno aggiunte come nuove armi agli arsenali di un mondo in guerra, o agli arsenali di nazioni che si preparano alla guerra, allora verrà il tempo in cui l’umanità maledirà i nomi di Los Alamos e Hiroshima. I popoli devono unirsi, altrimenti periranno”.
Abbiamo creato una cosa, un’arma terribile, che ha alterato bruscamente e profondamente la natura del mondo. Abbiamo creato una cosa che, secondo tutti gli standard del mondo in cui siamo cresciuti, è malvagia. E così facendo, con la nostra partecipazione a rendere possibile la creazione di queste cose, abbiamo sollevato nuovamente la questione se la scienza sia un bene per l’uomo, se sia un bene conoscere il mondo, cercare di capirlo, cercare di controllarlo, contribuire a dare al mondo degli uomini maggiore comprensione, maggiore potere. Poiché siamo scienziati, dobbiamo dire un sì incondizionato a queste domande; è la nostra fede e il nostro impegno, raramente esplicitati, ancor più raramente messi in discussione, che la conoscenza sia un bene in sé, conoscenza e quel potere che deve derivarne. – K. Robert Oppenheimer
Truman riconobbe la sua “terribile responsabilità” nel decidere di sganciare non una, ma due bombe sul Giappone. “Sedici ore fa un aereo americano ha sganciato una bomba su Hiroshima, distruggendone l’utilità per il nemico. … Se non accettano ora le nostre condizioni, si aspettino una pioggia di rovine dall’aria, mai vista prima su questa terra”, avvertì il presidente dopo aver sganciato la prima bomba. Eppure, Truman credeva che i giapponesi non si sarebbero arresi senza il ricorso alla guerra nucleare. “Per quanto mi riguarda, rimpiango certamente la necessità di annientare intere popolazioni a causa della ‘testardaggine’ dei leader di una nazione e, per vostra informazione, non lo farò a meno che non sia assolutamente necessario”.
“E solo lui, al mondo, deve rispondere Sì o No a quella domanda fondamentale e fondamentale: ‘Dobbiamo sganciare la bomba su un bersaglio vivente?'”, si chiese Truman. Nessun leader mondiale si è mai trovato di fronte a una domanda simile.
Un professore di legge di Harvard di nome Roger Fisher credeva che il presidente dovesse sentire in prima persona il peso della scelta di porre fine a una vita prima di decidere di aprire il caso nucleare. Invece di un pallone da football nucleare, Fisher riteneva che i codici dovessero essere inseriti in una capsula impiantata vicino al cuore di un volontario che avrebbe sempre accompagnato il presidente. Il volontario avrebbe inoltre sempre avuto in mano un coltello da macellaio e, se il presidente avesse voluto il codice per lanciare un’arma nucleare, avrebbe dovuto recuperarlo personalmente uccidendo il volontario.
L’idea può sembrare inverosimile, ma Fischer la presentò al Pentagono già negli anni ’80. “Se mai il Presidente volesse usare armi nucleari, l’unico modo per farlo sarebbe uccidere prima, con le sue stesse mani, un essere umano. Il Presidente dice: ‘George, mi dispiace, ma decine di milioni di persone devono morire’. Deve guardare qualcuno e capire cos’è la morte, cos’è una morte innocente. Sangue sul tappeto della Casa Bianca. È la realtà che si fa sentire”, ha spiegato.
Il Pentagono ha naturalmente rifiutato il concetto, riconoscendo che il presidente difficilmente avrebbe premuto il pulsante nucleare se fosse stato costretto a togliere la vita a un innocente. Eppure, i presidenti sono tenuti a dare il via libera ad attacchi militari che mietono vittime innocenti.
I neoconservatori promuovono continuamente l’idea di usare armi nucleari tattiche come se fosse un videogioco. Questo è il vero pericolo: chi detiene il potere non ha alcun senso delle conseguenze.
chiaro che i neoconservatori e le elite di potere credono di poter fuggire dalla terra che verrà necessariamente devastata nel prossimo anno stiamo parlando del 2026 :
Esiste una teoria del complotto secondo cui la faida tra Elon Musk e Donald Trump sarebbe direttamente collegata alla disposizione sull’intelligenza artificiale contenuta nel Big Beautiful Bill. Ripensando a Peter Thiel e JD Vance , Vance non aveva alcuna esperienza politica prima che Thiel finanziasse la sua ascesa al Senato, dopo aver finanziato il suo ingresso nel capitale di rischio. Sia Thiel che Musk hanno esortato Trump a scegliere Vance come suo candidato vicepresidente, e molti credono che questo servisse a spingere la cosiddetta mafia di PayPal in politica. I tre uomini sono anche fortemente associati a Curtis Yarvin (nella foto sopra), la mente dietro il movimento Dark MAGA, Dark Enlightenment.
Ora, i media sostengono che Musk si sia rivoltato contro Trump perché è infuriato per i tagli alle tasse e i sussidi ai veicoli elettrici. Eppure, solo sei mesi fa, Musk era a Capitol Hill a sostenere l’ abolizione dei crediti d’imposta per i veicoli elettrici . “Togliete i sussidi. Aiuterà solo Tesla. Inoltre, eliminate i sussidi da tutti i settori!”, ha scritto Musk sulla sua piattaforma, X, il 16 luglio 2024. Musk si era dimesso dai suoi incarichi alla Casa Bianca nelle ultime settimane e questa esagerata faida pubblica sembra inventata.
Ecco che entra in gioco una potenziale cospirazione di “Dark MAGA” o “Dark Enlightenment”. Curtis Yarvin, ex programmatore diventato blogger, sostiene da tempo che la democrazia americana sia irreparabile e debba essere sostituita da una monarchia gestita dalle grandi aziende tecnologiche. Yarvin vede la democrazia non come l’apice della civiltà, ma come la sua degenerazione: un sistema che oscura il vero potere, che a suo dire è detenuto da una “Cattedrale” di media, mondo accademico e burocrazie che diffondono ideologie progressiste. Yarvin definisce le sue opinioni “Dark Enlightenment” o “neo-reazionaria” e crede fermamente che il governo ideale assomiglierebbe a uno stato feudale o a un’azienda tecnologica con un potere centralizzato.
Yarvin ha scritto ” Una lettera aperta ai progressisti di mentalità aperta ” nel 2008, in cui espone il suo punto di vista. Ha pubblicato moltissime informazioni sul suo account secondario, Grey Mirror. Crede che l’élite tecnologica debba governare, essendo l’unica abbastanza intelligente da poter riparare la nostra società fallita. La strategia RAGE è quella di “mandare in pensione tutti i dipendenti pubblici e sostituirli con aziende private sotto una dittatura totale guidata da un “amministratore delegato nazionale”, o quello che viene chiamato un dittatore”. Yarvin descrive il suo approccio come “un’alternativa umana al genocidio”.
la cnn e tutti i media … ha riportato le opinioni di Yarvin, così come Politico , new york time il New Yorker e tutte le altre grandi agenzie di stampa. Le sue opinioni non sono una cospirazione, ma non si sa se l’élite tecnologica le abbia adottate o meno; ha incontrato numerosi membri dell’amministrazione Trump, tra cui J.D. Vance. Yarvin ha affermato di essere un “coach” di Theil, secondo Time Magazine, e lo ha persino definito un “amico” in un’intervista con l’Hoover Institution.
Yarvin è stato invitato come ospite al Ballo dell’Incoronazione di Trump nel gennaio 2025. In un’intervista successiva a Politico, Yarvin ha affermato che la prima amministrazione Trump non ha sostanzialmente ottenuto nulla per i suoi sostenitori, a differenza dei suoi lobbisti. “Non mi sto riferendo all’alto comando strategico o a chi altro, ma la mia impressione, basata sui miei contatti tra persone di basso e medio livello, è che abbiano capito alcune cose”. Ha affermato che è il Congresso, non il presidente, a governare veramente la nazione. “In realtà, se la Casa Bianca non esistesse, l’America funzionerebbe comunque”.
Ha anche affermato che la Federal Reserve dovrebbe essere sottoposta al potere esecutivo:
–“Chiaramente non fa parte del potere legislativo, chiaramente non fa parte del potere giudiziario, quindi chiaramente fa parte del potere esecutivo. E poiché la Fed controlla effettivamente il sistema monetario, posso ordinarle di coniare la moneta da mille miliardi di dollari o, più precisamente, posso sostanzialmente ordinarle di acquistare asset. E poiché posso ordinare alla Fed di acquistare asset, posso ordinarle di acquistare titoli emessi da nuove istituzioni. Questo mi permette sostanzialmente di confrontarmi con due fatti molto chiari. Uno è che gli Stati Uniti non hanno un vero e proprio potere esecutivo: hanno un potere legislativo e un potere amministrativo, che è sostanzialmente gestito non da un presidente monarchico, ma da un Congresso oligarchico. ”
Washington è stata informata sul movimento Dark Enlightenment. Il concetto in sé non è una cospirazione, poiché Yarvin e altri credono che il futuro sia una distopia gestita dalle aziende. Steve Bannon, come riportato dal giornael di new york time , ha spiegato che diverse élite tecnologiche erano sulla lista di controllo del governo: ”
Gli ho chiesto se vedeva la stessa profonda tensione filosofica che vedevo io. “Una tensione?”, ha chiesto. “Direi quasi che è un divario incolmabile.” Ha elencato una serie di importanti personaggi della destra tecnologica che considerava nemici: il signor Andreessen, Mark Zuckerberg, Jeff Bezos, lo scrittore neomonarchico signor Yarvin e Balaji Srinivasan, un investitore e tecnologo che promuove l’idea degli stati-rete, nuovi paesi basati sulla blockchain. Bannon ha accusato i magnati della tecnologia di promuovere il “tecnofeudalesimo” e il “transumanesimo”, ovvero di piegare la vita umana a nuove forme tecnologizzate e innaturali. “È tutto collegato”, ha detto. “Hanno una filosofia e un insieme di idee molto ben ponderati, e stanno cercando di metterli in pratica. E per me, tutti hanno paura, tutti hanno paura a causa del loro potere”. ”
Prima di entrare alla Casa Bianca, Vance aveva parlato bene di Curtis Yarvin. “C’è questo Curtis Yarvin, che ha scritto di alcune di queste cose”, ha detto Vance in un podcast nel 2021, aggiungendo: “Penso che Trump si ricandiderà nel 2024 [e] penso che quello che Trump dovrebbe fare, se dovessi dargli un consiglio: licenziare ogni singolo burocrate di medio livello, ogni funzionario pubblico dello stato amministrativo, e sostituirli con i nostri”.
Vance è certamente in contatto con l’élite tecnologica. Perché Elon Musk si è rivoltato contro Trump? Eviterò le teorie cospirazioniste più elaborate e inverosimili (come il Black Eye Club) e mi concentrerò su ciò che sappiamo: la PayPal Mafia esiste, così come la teoria dell’Illuminismo Oscuro. Musk ora chiede che Trump venga messo sotto accusa per la terza volta. L’élite tecnologica spera forse di insediare Vance alla guida del presidente degli Stati Uniti? Il tempo dirà il vero piano, ma questa complessa faida tra Trump e Musk è troppo improvvisa per non destare sospetti.
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In 2008, a software developer in San Francisco named Curtis Yarvin, writing under a pseudonym, proposed a horrific solution for people he deemed “not productive”: “convert them into biodiesel, which can help power the Muni buses.”
Yarvin, a self-described reactionary and extremist who was 35 years old at the time, clarified that he was “just kidding.” But then he continued, “The trouble with the biodiesel solution is that no one would want to live in a city whose public transportation was fueled, even just partly, by the distilled remains of its late underclass. However, it helps us describe the problem we are trying to solve. Our goal, in short, is a humane alternative to genocide.”
He then concluded that the “best humane alternative to genocide” is to “virtualize” these people: Imprison them in “permanent solitary confinement” where, to avoid making them insane, they would be connected to an “immersive virtual-reality interface” so they could “experience a rich, fulfilling life in a completely imaginary world.”
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Yarvin’s disturbing manifestos have earned him influential followers, chief among them: tech billionaire Peter Thiel and his onetime Silicon Valley protégé Senator J.D. Vance, whom the Republican Party just nominated to be Donald Trump’s vice president. If Trump wins the election, there is little doubt that Vance will bring Yarvin’s twisted techno-authoritarianism to the White House, and one can imagine—with horror—what a receptive would-be autocrat like Trump might do with those ideas.
Trump’s first campaign was undoubtedly a watershed moment for authoritarianism in American politics, but some thinkers on the right had been laying the groundwork for years, hoping for someone to mainstream their ideas. Yarvin was one of them. Way back in 2012, in a speech on “How to Reboot the US Government,” he said, “If Americans want to change their government, they’re going to have to get over their dictator phobia.” He had also written favorably of slavery and white nationalists in the late 2000s (though he has stated that he is not a white nationalist himself).
Both Thiel and Vance are friends of Yarvin. In The Contrarian: Peter Thiel and Silicon Valley’s Pursuit of Power, reporter Max Chafkin describes Yarvin as the “house political philosopher” of the “Thielverse,” a term for the people in Thiel’s orbit. In 2013, Thiel invested in Tlön, a software startup co-founded by Yarvin. In 2016, Yarvin attended Thiel’s election night party in San Francisco where, according to Chafkin, champagne flowed once it became clear that Thiel’s investment in Donald Trump would pay off.
Since entering politics, Vance has publicly praised—and parroted—Yarvin’s ideas. That was worrying enough when Vance was only a senator. Now that he could soon be a heartbeat away from the presidency, his close ties to Yarvin are more alarming than ever. Superficial analyses of why certain tech billionaires are aligning with Trump tend to fixate on issues like taxes and regulations, but that’s only part of the story. Tech plutocrats like Thiel and Elon Musk already have money. Now they want power—as much as money can buy.
Stories about Vance tend to focus on his hardscrabble Ohio roots, but his relationship with Thiel—and his stint in San Francisco—are key to understanding his politics. Vance owes his meteoric rise to Thiel, who largely bankrolled it. As a Yale Law student in 2011, he heard Thiel give a speech in which he suggested that smart people should be working in tech instead of wasting their time at elite schools. Afterward, Vance emailed Thiel, who invited him to California.
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Following a brief stint as a lawyer, Vance moved to San Francisco. Eventually, he landed at Mithril Capital, a company co-founded by Thiel. He finished writing Hillbilly Elegy while there, and Thiel wrote a blurb praising it. When Vance moved back to Ohio and eventually started his own fund, Narya Capital, both Thiel and Marc Andreessen invested. When Vance ran for U.S. Senate in 2022, Thiel spent an unprecedented $15 million on the campaign and persuaded Trump to endorse him (Vance had previously compared Trump to Hitler). In 2024, Thiel led the charge to convince Trump to pick Vance as V.P.
Vance is a Thiel creation. And like his billionaire benefactor—who once wrote, “I no longer believe that freedom and democracy are compatible”—Vance embraces a radical ideology hell-bent on destroying government as we know it. And they got these ideas, at least in part, from Yarvin.
Yarvin is the chief thinker behind an obscure but increasingly influential far-right neoreaction, or NRx, movement, that some call the “Dark Enlightenment.” Among other things, it openly promotes dictatorships as superior to democracies and views nations like the United States as outdated software systems. Yarvin seeks to reengineer governments by breaking them up into smaller entities called “patchworks,” which would be controlled by tech corporations.
“The basic idea of Patchwork is that, as the crappy governments we inherited from history are smashed, they should be replaced by a global spiderweb of tens, even hundreds, of thousands of sovereign and independent mini-countries, each governed by its own joint-stock corporation without regard to the residents’ opinions,” he wrote in Patchwork: A Political System for the 21st Century.
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Each patchwork would be ruled by a “realm”: a corporation with absolute power. Citizens would be free to move, but every other realm would also be ruled by corporate governments with chilling impunity. For example, Yarvin says the tech overlords of the San Francisco realm could arbitrarily decide to cut off its citizens’ hands with no fear of legal consequences—because they’re a sovereign power, beholden to no federal government or laws.
The realm, having sovereign power, can compel the resident to comply with all promises. Since San Francisco is not an Islamic state, it does not ask its residents to agree that their hand will be cut off if they steal. But it could. And San Francisco, likewise, can promise not to cut off its residents’ hands until it is blue in the face—but, since it is a sovereign state, no one can enforce this promise against it.
In “Friscorp,” as Yarvin calls the San Francisco realm, an all-seeing Orwellian surveillance system would enforce public safety: “All residents, even temporary visitors, carry an ID card with RFID response. All are genotyped and iris-scanned. Public places and transportation systems track everyone. Security cameras are ubiquitous. Every car knows where it is, and who is sitting in it, and tells the authorities both.”
Vance has not advocated for realms—yet—but some of his most extreme ideas echo Yarvin. They’re both fond of political purges, for instance. In a 2021 podcast interview, Vance was asked how to get liberals out of government institutions. “De-Nazification, De-Baathification,” he replied. “I tend to think that we should seize the institutions of the left. And turn them against the left. We need like a de-Baathification program, a de-woke-ification program.”
He predicted Trump would run again and win, then offered some advice: “I think that what Trump should do, if I was giving him one piece of advice: Fire every single midlevel bureaucrat, every civil servant in the administrative state, replace them with our people.” He added that Trump should defy any court orders that tried to halt this partisan purge of the civil service.
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Yarvin calls this plan RAGE: Retire All Government Employees. It’s captured perfectly in Project 2025, the Heritage Foundation’s blueprint for a second Trump administration, which calls for firing an estimated 500,000 federal employees and dismantling entire agencies. If Trump wins, Vance may well be in charge of executing the plan.
Vance did not get this extremist ideology from his Appalachian upbringing or—needless to say—Yale Law. It was incubated in America’s tech capital, San Francisco, where he forged crucial ties with Thiel, Yarvin, and David Sacks, the longtime Thiel associate and pro-Putin crusader who recently hosted a Trump fundraiser at his mansion in Pacific Heights. And if Vance ends up in the White House, it will be with $45 million in monthly campaign contributions from Musk, who already made a $44 billion in-kind contribution by gutting San Francisco-based Twitter and transforming it into a right-wing misinformation weapon.
In a fateful twist, San Francisco also launched the political career of Kamala Harris, who is set to inherit the task of saving American democracy from tech authoritarianism.